LA GESTIONE DELLA SEDUTA
La durata delle sedute è fissa e viene comunicata alla coppia al momento del contratto motivazionale. Normalmente il tempo ideale è di 50 minuti con un margine di oscillazione tra 45 minuti e 60 minuti.
Occorre mantenere questa regola soprattutto con quei clienti che, proprio verso la fine della seduta, iniziano a portare molto materiale e sembrano finalmente decisi a dire cose importantissime: con gentilezza, ma anche con fermezza, si dirà loro che di ciò si parlerà la prossima volta.
Naturalmente, se la coppia arriva in ritardo, quale che sia il motivo addotto, la seduta sarà più breve terminando comunque all'ora prevista.
Da un punto di vista cronologico la seduta può essere divisa in tre parti:
1, La parte iniziale di verifica delle mansioni di circa 20 minuti.
2, La parte centrale di elaborazione di circa 20 minuti.
3, La parte finale di assegnazione delle prescrizioni di circa 10 minuti.
La parte iniziale di verifica delle mansioni. Poiché l'ultima cosa con la quale ci si era lasciati la volta precedente era l'assegnazione delle prescrizioni, sarà proprio dal riesame del lavoro svolto a casa che si dovrà ripartire.
Trascurare questo significa trasmettere il messaggio che tutto sommato sono solo consigli che si possono o meno seguire. Anche se la coppia manifesta il desiderio di parlare di qualche altra cosa che ritiene importante, si dovrà insistere perché ciò sia rimandato a più tardi.
Ovviamente la verifica delle mansioni svolte andrà fatta meticolosamente. ln primo luogo vanno ricostruiti i fatti, cioè cosa esattamente è successo. In questa ricostruzione occorre essere molto scrupolosi e fare continuo riferimento ai particolari che erano stati suggeriti in sede di prescrizione.
Sulla descrizione dei fatti occorre dare spazio alla versione di entrambi i partner perché non è detto che siano coincidenti e, laddove tali incongruenze si presentino, sono senza dubbio un punto di aggancio molto utile per esplorare le divergenze tra i due.
ll secondo passo è ta ricostruzione dei pensieri e delle emozioni. Si tratta in pratica di rispondere alla domanda: "Mentre succedevano questi fatti, lei cosa ne pensava e come si sentiva?". Naturalmente questa parte sarà strettamente individuale. Infine si tratta di mettere in evidenza i comportamenti che ciascuno ha messo in atto in conseguenza della sua valutazione dei fatti e le conseguenze relazionali che tali comportamenti hanno avuto.
Durante tutta questa fase di verifica della prescrizione è importante che il motivazionale:
1,sottolinei marcatamente tutte le nuove scoperte che i due hanno fatto, sia individualmente che ciascuno nei confronti dell'altro.
2, Solleciti l'esplorazione e la ripetizione dei nuovi modi di pensare, di sentire e di comportarsi che si sono manifestati durante la settimana.
3, Incoraggi la coppia di fronte alle diffìcoltà.
La parte centrale o di elaborazione. È la parte più tipicamente importante. L'intervento sarà mirato da un lato a ristabilire una buona comunicazione e dall'altro a proporre come tema del confronto proprio ciò che il motivazionale capisce essere il nucleo problematico.
La parte finale di assegnazione delle prescrizioni. Il motivazionale assegnerà la prescrizione con estrema decisione e fermezza, motiverà la coppia sul cammino percorso e su quello ancora da fare in vista degli obiettivi stabiliti nel contratto, userà termini chiari e si assicurerà che la prescrizione sia stata effettivamente compresa nei dettagli e infine, se avrà ancora tempo, esplorerà quali sono le difficoltà che la coppia immagina di incontrare di fronte al nuovo compito.
Se la prescrizione non è stata attuata non bisogna reagire con disappunto, ma sottolineare che anche questo è di aiuto alla realizzazione degli obbiettivi, poiché segnala un punto di difficoltà la cui comprensione è necessaria per il proseguimento del raggiungimento degli obbiettivi, e si dedicherà tutto il tempo necessario alla messa a fuoco della resistenza che la prescrizione stessa ha messo in evidenza.
È assolutamente sbagliato, in ogni caso, proporre ad una coppia di passare allo stadio successivo del programma comportamentale finché lo stato attuale non è stato completato con soddisfazione.
La coppia, infine, va adeguatamentè responsabilizzata sul risultato del lavoro , dicendo ai due componenti chiaramente che il risultato positivo e il tempo necessario per ottenerlo dipendono quasi esclusivamente dall'impegno che loro stessi metteranno nella terapia, e che quindi entrambi devono ritagliare ampi spazi nella vita di tutti i giorni per dedicarsi al lavoro assegnatogli.
LA SINGOLA SEDUTA NELL'AMBITO DELLA STRATEGIA COMPLESSIVA
Non basta aver stabilito una volta per tutte la strategia terapeutica. Così come la coppia, anche il motivazionale ha da fare i suoi compiti per casa che consistono nella verifica della seduta conclusa e nella progettazione della successiva.
Verifica della seduta precedente. Si tratta di confrontare gli obiettivi cognitivi, comportamentali e relazionali che ci si era prefissati prima della seduta con quando effettivamente ottenuto. Contemporaneamente si annoteranno quelle nuove prospettive di pensiero che si sono aperte e che promettono di poter essere sviluppate fino a sostituire il vecchio modo patogenetico di valutare la realtà.
Si rileveranno le difficoltà maggiori incontrate dalla coppia e i nuovi comportamenti che sono invece stati motivo di soddisfazione e su cui sarà possibile costruire le future prescrizioni.
Infine sarà opportuno riflettere su come:
a) II partner A vede il partner B.
b) Il partner B vede il partner A.
c) A vede il motivazionale
d) B vede il motivazionale.
e) Il motivazionale vede A e B.
I punti a e b riguardano la relazione interna alla coppia; i punti c e d riguardano il cosiddetto transfer; il punto e riguarda il cosiddetto controtransfert. ( transfert e controtrasfert non sono riferiti alla psicoterapia a al trasferimento di informazioni)
Verifica dell'ipotesi patogenetica attuale. Sulla base delle osservazioni fatte precedentemente, si tratta ora di riaggiustare o di approfondire e precisare meglio quella che si era ipotizzata essere la causa del sintomo. Naturalmente il motivazionale che cambia idea non deve vivere ciò come un insuccesso ma anzi, positivamente, come attenzione ai nuovi dati emersi. Sulla base della nuova o più precisa ipotesi patogenetica si dovranno ora fare delle previsioni su cosa ci porterà la coppia nella seduta successiva e in particolare su come presumibilmente avrà reagito alla prescrizione assegnata.
Progettazione della seduta successiva, Progettare la seduta non significa necessariamente che tale progetto andrà poi seguito alla lettera, perché esso stesso si andrà riaggiustando a seconda del materiale che emergerà nella seduta stessa, ma semplicemente avere un,idea più precisa possibile di cosa si vuole ottenere con ta prossima seduta in vista degli obiettivi finali della terapia tenendo conto dello stato attuale della situazione.
Strumento privilegiato resta comunque la prescrizione che si darà e che va prevista anticipatamente e dettagliatamente. Nella cartella può essere utile scrivere in successione le prescrizioni assegnate in vista del raggiungimento degli obiettivi strategici. Per ogni prescrizione dovranno essere specificati gli scopi cognitivi, comportamentati e relazionali che si tenta di perseguire con quella particolare mansione.